di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Chi non ama i castelli? Essi fanno parte del DNA europeo, sono il simbolo più noto di una lunga e decisiva epoca (il Medio Evo), che ha plasmato in modo determinante il volto del nostro continente. Ebbene, in Slovenia, il cuore verde d’Europa, i castelli non mancano di certo. E uno dei più belli (e il secondo più grande di tutto il Paese) è senza dubbio Castello Kostel, immerso tra i vasti, folti boschi della verdissima regione di Kočevsko, a un’ottantina di chilometri di Lubiana.
Situata nell’estremo sud della Slovenia, vicinissima al confine con la Croazia, quella di Kočevsko è una regione ancora sconosciuta ai più, fortunatamente lontana dalle rotte che muovono i grandi gruppi di turisti; ed è uno dei tesori più preziosi, non solo del piccolo Paese mitteleuropeo ma, a essere sinceri, di tutto il Vecchio continente. Perché anche se piccoli borghi e luoghi suggestivi come Castello Kostel costellano il paesaggio, qui è la natura a regnare incontrastata. Ricoperta per il 90% da boschi, la regione di Kočevsko vanta ben 6 diverse aree di foresta vergine ed è un preziosissimo scrigno di biodiversità.
Visitarla significa passare per una sorta di varco spazio-temporale, e tornare al tempo in cui tutta l’Europa era fatta soprattutto di vastissime distese di foreste, costellate da piccoli paesi e cittadine più grandi, sempre accompagnate da possenti castelli e fortezze. La vista del Castello Kostel che spunta dal mare di alberi, arroccato su un monte spesso avvolto nella bruma, è uno spettacolo bellissimo ed emozionante.
All’interno del maniero ci si sente trasportati verso secoli ormai lontani, quando né l’Italia né la Slovenia esistevano (come entità politiche), ma le passioni e i sentimenti erano vivi quanto e più di adesso. Aggirandosi per le sale del castello l’immaginazione correrà subito a battaglie, duelli, intrighi, drammi e scene di amor cortese, mentre i visitatori più piccoli avranno la sensazione di trovarsi in un film fantasy, o in un videogioco. Guardando in basso dalle finestre che come tanti occhi si aprono nelle spesse mura si vede il fiume Kolpa, che scorre come un grande serpente silenzioso.
La storia di Castello Kostel è legata a doppio filo con quella di un tempo difficile per queste terre, che periodicamente si ritrovavano obbligate ad affrontare le incursioni e gli attacchi delle truppe ottomane. Erano tempi di grande inquietudine, in cui il pericolo era sempre dietro l’angolo, e vedere arrivare i nemici quando erano ancora lontani, il prima possibile, poteva fare la differenza tra soccombere all’aggressione e resistere, seppur con delle perdite. Non a caso il Castello Kostel faceva parte di un vasto sistema di allerta e difesa contro gli ottomani.
Grazie alla sua posizione elevata serviva da vedetta, e se le sentinelle di guardia avvistavano nemici in arrivo si accendeva un grande falò, che tanto di giorno come di notte serviva da avvertimento agli altri castelli della zona, che a loro volta facevano lo stesso e così diffondevano l’allarme; e da parte loro gli abitanti di Kostel lasciavano tutto e correvano a rifugiarsi tra le mura del castello, nella speranza di sfuggire alle lame nemiche. Nel 1809 proprio a Kostel ebbe inizio la maggiore ribellione contro i francesi, che all’epoca controllavano l’attuale Slovenia, quando gli abitanti decisero di attaccare i soldati di Napoleone che avevano preso possesso del maniero.
La storia di Castello Kostel, come non potrebbe essere altrimenti, è stata complessa e segnata da momenti di grande difficoltà (come quando gli abitanti del posto, furiosi contro l’occupazione francese, arrivarono a dargli fuoco, o quando subì grossi danni durante la Seconda guerra mondiale), eppure conserva tuttora la sua atmosfera di antica città-mercato, ed è l’unico insediamento di questo genere ancora abitato in Slovenia. Il maniero di Kostel ha un ruolo così centrale nella storia e nella memoria collettiva nella regione di Kočevsko, da essere rappresentato nello stemma cittadino di Kostel.
Per gli appassionati di Medio Evo (ma anche di romanzi e film fantasy), Castello Kostel è una tappa obbligata. Anche perché al suo interno è allestita un’interessante mostra sulla storia del maniero e della città-mercato, e le visite guidate alla scoperta di questa fortezza e della sua mostra portano il viaggiatore indietro nel tempo, a un’epoca in cui il tempo scorreva in un modo diverso e gli occhi scrutavano inquieti il mare di alberi alla ricerca di indizi di presenze nemiche. I panorami che si vedono dalle mura del Castello Kostel sono meravigliosi, ma i viaggi che questo maniero consente di fare con l’immaginazione sono altrettanto straordinari.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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