Zgodbe iz Slovenije

La guerra in montagna raccontata al Museo di Caporetto

28.02.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Quando si parla del fronte isontino, sul quale durante la prima guerra mondiale infuriarono i combattimenti che si conclusero con la battaglia di Caporetto, uno degli argomenti principali è inevitabilmente la guerra in montagna. Ciò non sorprende, dato che la valle dell’Isonzo è appunto circondata da diverse montagne, che naturalmente furono teatro di combattimenti durissimi.

Se la guerra era devastante già a bassa quota, quella in montagna fu un’esperienza ai limiti dell’impossibile. Più che per i combattimenti, i soldati morivano a causa dei fulmini, delle nevicate, dei crepacci, del freddo, delle frane e delle valanghe. I rigori dell’inverno non guardavano in faccia nessuno, l’approvvigionamento era estremamente complesso, e benché sia difficile immaginarlo, trovare acqua in vetta, nei mesi invernali, non era affatto scontato.

Fonte: https://www.kobariski-muzej.si/it

Il Monte Nero è probabilmente la montagna più famosa del fronte dell’Isonzo. Fu qui che nel giugno 1915 le truppe italiane cacciarono quelle austro-ungariche dalla vetta (alta più di 2.200 metri), in una delle primissime azioni dell’esercito italiano durante la Grande Guerra. E fu questo monte che i soldati dovettero difendere per un tempo lunghissimo, affinché non cadesse di nuovo in mano nemica.

Il Museo di Caporetto, che quest’anno compie i suoi primi trent’anni di attività, dedica grande attenzione ai combattimenti sul massiccio del Monte Nero. Con fotografie, attrezzature, testimonianze scritte, ricostruzioni, il Kobariški muzej permette di conoscere meglio uno dei capitoli più duri e terribili del fronte isontino.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

D’altra parte il Monte Nero non fu l’unica montagna che venne sconvolta dai combattimenti. Giuseppe Cordano era un soldato della brigata Milano, e descrisse gli eventi sul Monte Mrzli, vicino a Tolmin, in una testimonianza raccolta nei Quaderni della Società Storica per la Guerra Bianca 2. In “Diario di un fante” si leggono le parole di Cordano: “La vista panoramica da quassù è stupenda, ma la visione della zona è apocalittica: una pietraia informe, battuta, sconvolta, scavata metro per metro da granate anche di grosso calibro. Le piante sono state polverizzate, non esiste che qualche moncone di tronco”.

Che si parli della guerra in montagna o di quella a valle, oggi è impossibile riuscire davvero a immagine quanto duri e terribili siano stati quegli eventi per chi li ha vissuti. Ecco perché il lavoro di istituzioni come il Museo di Caporetto e la Fondazione Sentiero della Pace è così prezioso: perché custodisce le testimonianze di quegli anni, fondamentali per alimentare la memoria e l’amore per la pace.

Fonte: https://www.kobariski-muzej.si/it

Risalendo il Monte Nero, oggi, si percorrono ancora i gradini che gli alpini scolpirono nella roccia per arrivare più facilmente al Monte Rosso. Nelle giornate terse il panorama che si può ammirare dall’alto abbraccia le Alpi Giulie, il monte Triglav, alcune cime austriache, mentre a est arriva sino al golfo di Trieste e alle montagne del confine fra Slovenia e Croazia.

Un panorama magnifico, che spazia su diversi paesi, e su paesaggi dove oggi regna la pace. Un dono così prezioso, quello della pace, che non dobbiamo commettere l’errore di dare per scontato, e che tutti abbiamo il dovere di proteggere. Lo dobbiamo a coloro che ci hanno preceduto e che hanno avuto la terribile sorte di vivere sulla loro pelle una delle pagine più crudeli e dolorose della storia umana.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Marko Šinkovec

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.