Zgodbe iz Slovenije

A Kamnik arrivano le Giornate dei costumi nazionali, il maggiore festival etnografico della…

24.08.2022

A Kamnik arrivano le Giornate dei costumi nazionali, il maggiore festival etnografico della Slovenia

Fonte: www.slovenia.info, foto di Klemen Brumec

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Chi visita la Slovenia scopre un paese incredibilmente vario. Sotto moltissimi punti di vista: dai paesaggi alla cucina, dalle forme dialettali alle tradizioni folkloriche. Forse questa nazione mitteleuropea non vanta un’estensione territoriale così ampia però è da sempre un crocevia di culture, religioni e popoli diversi. E infatti custodisce una ricchezza inestimabile dal punto di vista culturale, come ci si accorge visitando i musei etnografici di cui è disseminato il paese.

Ecco perché la Slovenia è una meta fantastica per gli appassionati di antropologia, folklore, e di storia in generale. Ed ecco perché ovunque, in Slovenia, si trovano tradizioni culinarie uniche, storie affascinanti, un patrimonio culturale e architettonico prezioso, e reperti sorprendenti, spesso appartenuti alle popolazioni preistoriche che vissero in questa parte d’Europa. Basta una visita al Museo Nazionale di Lubiana per avere un assaggio della lunga e affascinante storia slovena.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Dražen Štader

A questo proposito Kamnik ha tantissimo da offrire. Circondata dalle maestose Alpi di Kamnik e della Savinja è l’antica capitale della Carniola e trabocca di tesori nascosti. Basti pensare che questa cittadina di circa 29mila abitanti vanta ben tre castelli! Sorta in tempi molto antichi lungo la strada romana che univa la valle del Danubio con il mare Adriatico, durante il Medioevo Kamnik divenne uno dei centri urbani più ricchi e potenti della Carniola, di cui infine divenne, appunto, la capitale.

Il weekend tra il 9 e l’11 di settembre è il momento ideale per visitarla, perché in quei giorni si terrà l’edizione 2022 delle Giornate dei costumi nazionali, il più importante festival etnografico nazionale, che ogni anno richiama oltre 30mila visitatori dal resto della Slovenia e dai paesi vicini. E non è difficile capire il perché del suo successo: per tre giorni le curatissime vie del centro storico di Kamnik si riempiono di colori e bellezza grazie alle sfilate di costumi tradizionali.

Fonte: https://visitkamnik.com/en

È una tradizione preservata con orgoglio e trasporto in Slovenia, quella dell’abbigliamento tradizionale. D’altra parte, armadi e cassettiere traboccanti di vestiti e accessori sono una novità degli ultimi decenni (e in particolare degli ultimi anni), e riguarda solo una parte circoscritta del mondo. Per lunghissimo tempo, in Europa, l’immensa maggioranza delle persone hanno posseduto pochissimi abiti, che fondamentalmente si dividevano in quattro categorie: estate, inverno, vita quotidiana, giorni di festa.

E gli abiti per i giorni di festa erano custoditi con grande attenzione, spesso i pochissimi accessori (dalle fibbie della cintura ai cappelli per gli uomini, dalle collane agli scialli per le donne) venivano tramandati di generazione in generazione. Tutto aveva un significato: dai colori che si usavano al numero di vesti si indossavano, dal modo di annodare il fazzoletto sul capo alla foggia del cappello. Ogni dettaglio dell’abbigliamento comunicava informazioni codificate in base al codice culturale di ogni regione, ogni città, ogni paesino.

Fonte: www.slovenia.info, foto di archive Kamnik Tourist Board

Come si impara durante le Giornate dei costumi nazionali, ad esempio, le donne di Kamnik indossavano un copricapo diverso a seconda che fossero sposate o nubili. Gli uomini di una certa età solevano completare l’abbigliamento tipico (camicia di cotone bianco, gilet, giacca di lana, foulard di seta e cappello nero) con l’orologio da taschino. Ancora, il cosiddetto “abito di Lubiana”, una tradizione ottocentesca, aveva unicamente la versione femminile, e consisteva in un lungo vestito di seta nera, con un grembiule anch’esso nero annodato in un grande fiocco dietro la schiena. Il copricapo è ciò che richiama più l’attenzione, essendo bianco, ricamato e sistemato in modo da formare una sorta di cresta.

Ma quella dell’abbigliamento non è l’unica tradizione che si scopre a Kamnik durante le Giornate dei costumi nazionali. Si ha l’occasione di sentire musica tradizionale, anche grazie alle bande e alle parate musicali, e si ha l’opportunità di assaggiare i migliori piatti tradizionali di Kamnik e dintorni, dai primi saporiti ai secondi a base di selvaggina fino ai dolci che, da generazioni, chiudono con grande successo i pasti dei giorni di festa in questa bellissima parte di Slovenia.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Andrej Tarfila

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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