di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
La Slovenia è un mondo ricco di bellezze naturali, culturali (e anche gastronomiche), sempre più amata dai viaggiatori di tutta Europa, e non solo. E Caporetto è senza dubbio un’ottima porta di accesso per questo mondo; vicinissima all’Italia, soprattutto per chi vive nel Nordest, e molto facile da raggiungere, questa cittadina è il “campo base” ideale per scoprire il ricchissimo patrimonio culturale e naturale della splendida Valle dell’Isonzo.
Di sicuro la star da cui cominciare è il Museo di Caporetto, alias Kobariski Muzej in sloveno. Inaugurato nell’ottobre del 1990, vanta un’esposizione di altissimo livello storico, con centinaia di reperti materiali e un abbondante apparato iconografico, con numerosissime fotografie che permettono davvero di immergersi nell’atmosfera di quegli anni convulsi. Questa istituzione ha il grande merito di favorire la conoscenza del cosiddetto fronte isontino della Grande Guerra, che vide scontrarsi le forze italiane con quelle austro-ungariche, poi appoggiate da quelle tedesche.
Altro grande merito del Kobariski Muzej è la sua missione, che è in primis quella della preservazione della memoria storica come il miglior vaccino contro il mortifero virus del conflitto e della guerra. Non a caso, il Museo di Caporetto è una meta molto amata dalle scolaresche, che si recano numerose accompagnate dai loro professori, ma anche da visitatori di tutte le età e di tutto il mondo. Di sicuro questo museo è capace di parlare proprio a tutti: tanto a chi è cresciuto ascoltando le storie di qualche parente — un nonno o un bisnonno — che ha combattuto al fronte, come a chi della Grande Guerra ha sentito parlare solo a scuola.
Ma, per quanto affascinante, il Kobariski Muzej non è l’unica tappa che valga la pena di fare nei pressi di Caporetto; anzi, la Valle dell’Isonzo è costellata di luoghi di grande interesse storico e culturale, ma pure di natura incantevole. Il Sentiero della Pace, ad esempio, è dedicato a preservare i monumenti, i musei all’aperto e le testimonianze lasciate dai soldati che combatterono in questa parte d’Europa durante la Grande Guerra. Valgono decisamente la pena il Museo all’aperto sul Kolovrat e quello di Mrzli vrh, il Sacrario militare, la suggestiva cappella militare Bes e l’emozionante Santuario di Javorca.
Ma c’è un altro tesoro, molto diverso e appartenente a un periodo storico molto più lontano, che vale davvero la pena di andare a scoprire dopo aver visitato l’interessante Museo di Caporetto: si tratta della collina di Tonovcov grad, dove si possono vedere le rovine di ben venti abitazioni e alcune chiese che costituirono un vero e proprio insediamento. Sebbene le rovine visibili risalgano al V secolo, accurati studi archeologici hanno permesso di capire che questa collina, circondata da boschi e vicina a un fiume ricco di vita come l’Isonzo, fu in realtà abitata anche in tempi molto più remoti.
Per la precisione, già durante l’età della pietra e del ferro varie comunità umane la trovarono un ottimo luogo dove stabilirsi, e non è difficile capire il perché: le foreste circostanti offrivano legno, selvaggina, funghi, radici ed erbe selvatiche in abbondanza, e le acque dell’Isonzo all’epoca dovevano essere persino più pescose di oggi. Le rovine degli edifici sono conservate in ottimo stato e, anche grazie all’abbondanza dei reperti che sono stati rinvenuti dagli archeologi su questa collina, quello di Tonovcov grad è considerato uno dei più importanti insediamenti di altura di epoca tardo antica sulle Alpi orientali.
Tonovcov grad si raggiunge facilmente, grazie a una bella passeggiata di un paio di chilometri che comincia nei pressi di Caporetto: prendendo la strada Kobarid-Bovec ci si imbatte a un certo punto in un piccolo parcheggio e, sulla parte sinistra della strada, si trova un piccolo cartello che indica il punto da cui una serie di scalini e un sentiero conducono in cima alla collina di Tonovcov grad. Ora che la primavera sta davvero entrando nel vivo, Caporetto e la Valle dell’Isonzo sono mete fantastiche per un viaggio che permetta di coniugare escursioni all’aria aperta e visite a luoghi ricchi di storia e di cultura.
L’importante, dopo aver visitato il Museo di Caporetto, è non dimenticare di fare una bella passeggiata per raggiungere anche l’insediamento sulla collina di Tonovcov grad. Dalla cui cima, tra l’altro si apre una magnifica vista panoramica sulle cime boscose della Valle dell’Isonzo.
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