Zgodbe iz Slovenije

Al Castello di Bled per un viaggio tra storia e leggenda

20.06.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Alen Kosmač

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Per chi sogna una vacanza in grado di coniugare cultura, attività all’aria aperta e romanticismo, non c’è nulla di meglio di una delle località più suggestive e rinomate della Mitteleuropa: Bled, con il suo lago sontuoso e il suo castello incantevole, degno di una fiaba dei fratelli Grimm.

È davvero una meta per tutti. Per chi ha figli Bled è un’opportunità fantastica per insegnare un po’ di storia europea, fare tante camminate nel verde e regalarsi nel pomeriggio una bella passeggiata sul lungolago tutti insieme. Per chi è single o accompagnato, Bled è una splendida occasione per rigenerarsi nella natura, farsi sorprendere dai fasti del Medioevo sloveno, e contemplare la luna che si specchia nel lago la sera.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Franci Ferjan

Naturalmente, il must di ogni visita è il Castello, che veglia dall’alto del suo sperone di roccia a strapiombo sull’acqua. Il Blejski grad è il maniero più antico della Slovenia, e come tale non solo ha una lunga storia alle spalle, ma è anche lo scenario di molte storie e leggende. Quella di gran lunga più celebre riguarda Poliksena, che fu la signora del castello all’inizio del XVI secolo, e alla quale si racconta che sia stata dedicata la campana che tuttora si trova nel campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta, sull’isolotto del lago.

Ma le origini del grad sono ben più antiche. Il primo documento che lo menziona, infatti, risale al 1004, ed è l’atto col quale l’imperatore del Sacro Romano Impero Enrico II il Santo ne fece dono alla diocesi di Bressanone, allora guidata dal vescovo Albuino per premiare il fedele sostegno dimostratogli dal vescovato nei suoi sforzi per rafforzare l’impero. Nel Castello di Bled sono vissuti cavalieri famosi per le loro gesta contro le invasioni ottomane, signorotti feudali, protagonisti della Riforma protestante in Slovenia.

Fonte: Pixabay, foto di ivabalk

Ancora, il grad fu danneggiato pesantemente dal devastante terremoto del 1511, e dovette essere sottoposto a una profonda ristrutturazione. Ma è la storia di tutta questa località slovena a essere affascinante, anche perché risale a tempi molto più antichi. Bled, infatti, è abitata sin dalla preistoria. Non è difficile immaginare il perché: il lago e i fiumi della zona offrivano acqua dolce, pesci e gamberi di fiume in abbondanza, e le colline boscose erano ricche di selvaggina, funghi, piccoli frutti, legname e piante commestibili e medicinali. Per le popolazioni primitive era senz’altro un luogo perfetto per vivere.

Ebbene, la lunga storia di Bled, dalla preistoria al XIX secolo, si può scoprire proprio tra le mura del Castello, e in particolare nella parte del maniero adibita a museo. L’esposizione conduce i visitatori attraverso le diverse fasi della storia locale, cominciando dagli avvenimenti geologici che hanno formato il paesaggio attuale e continuando attraverso la vita quotidiana dei primi abitanti di Bled, e le loro innovazioni tecnologiche e artigianali.

Fonte: http://www.blejski-grad.si/it

Si prosegue alla scoperta dei riti pagani, la conversione al cristianesimo e il Medioevo, i pellegrinaggi verso la chiesa sull’isolotto del lago, e i poeti e gli scrittori che sono stati ispirati dalla bellezza del paesaggio e ne hanno scritto nelle loro opere. Fra questi, il più celebre è naturalmente France Prešeren, il Dante Alighieri sloveno, che vi ha ambientato parte del suo poema epico Krst pri Savici (Battesimo sul Savica).

Sono molti i reperti e i documenti d’epoca esposti al museo del Castello di Bled. Fra questi uno dei più belli è senz’altro una fibbia del VI secolo a forma di pavone ritrovata durante gli scavi sotto al grad, un reperto di grande bellezza e in perfetto stato. Ma sono esposte anche antiche monete e attrezzature di lavoro, ricostruzioni di abbigliamenti medievali, dipinti e manoscritti.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

La mostra termina raccontando la seconda metà del XIX secolo, quando grazie alle sue fonti termali (peraltro ancora attive) Bled divenne una meta di soggiorno molto in voga nell’alta società e la borghesia più benestante dell’impero austroungarico. Una visita al museo del Castello di Bled permette di conoscere davvero questa località slovena, che oltre a splendidi paesaggi e piacevoli itinerari per immergersi nella natura, ha da offrire anche una storia lunga e affascinante, che vale senz’altro la pena di scoprire.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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