Zgodbe iz Slovenije

Sul Sentiero della Pace attraverso i luoghi della memoria: il Sacrario di Caporetto

29.06.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

La vita ci mette spesso alla prova. E quest’anno lo ha fatto in un modo particolare, obbligando moltissimi paesi del mondo ad affrontare un nemico comune, difficile da debellare, e che ha richiesto misure a dir poco straordinarie. Non a caso la pandemia di Covid-19 è stata spesso paragonata a una guerra, per la durezza delle sue conseguenze a moltissimi livelli. Quello umano in primis, e poi quello sociale ed economico.

È stata una prova che ci ha fatti sentire uniti pur trovandoci in paesi lontanissimi tra loro, proprio perché il nemico che abbiamo dovuto affrontare è lo stesso per tutti. E ora che, almeno in Europa, pare che il peggio sia passato, è il momento di tornare a viaggiare, a camminare, a esplorare. Senza mai abbassare la guardia, sia chiaro, perché il pericolo esiste ancora. E dopo una prova simile, un viaggio lungo il Sentiero della Pace, in Slovenia, può essere ancora più significativo.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Alan Kosmač

Perché si tratta di un sentiero che passa attraverso i luoghi di un altro evento storico che ha obbligato milioni di persone ad affrontare un nemico comune: quello della guerra. Attraverso 400 chilometri di sentieri e itinerari, il Sentiero della Pace unisce tra loro i luoghi della Prima guerra mondiale in Slovenia, da Log pod Mangartom (alias Bretto, frazione del comune di Plezzo) fino a Trieste.

E naturalmente, un sentiero storico-culturale dedicato alla memoria degli eventi della Grande Guerra in Slovenia, non può che comprendere Kobarid. Una cittadina il cui nome italiano, Caporetto, è diventato sinonimo di “grandissima disfatta” per l’omonima battaglia che, nel 1917, si concluse con la rovinosa sconfitta delle truppe italiane, la morte di svariate migliaia di soldati, il ferimento di altre migliaia di combattenti, e decine di migliaia di prigionieri.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

Sul fronte isontino infuriarono alcune tra le battaglie più sanguinose e terribili di tutta la Grande Guerra. E per approfondire la conoscenza di questo particolare capitolo della Prima guerra mondiale, visitare il Museo di Caporetto è, semplicemente, necessario. Coniugando il rigore storico con uno sguardo imparziale verso il conflitto, la sua esposizione permette di imparare moltissimo sugli avvenimenti del fronte isontino. Anche grazie a testimonianze come foto e testi scritti dai soldati, che permettono di osservare il lato più duro, e al contempo più umano, della guerra.

Dopo il Museo di Caporetto, che insieme alla Fondazione Sentiero della Pace e ad altre istituzioni ha creato questo lungo percorso attraverso i luoghi della Grande guerra, la visita può continuare con il Sacrario militare di Caporetto. Costruito nel 1938 sul colle Gradič (noto in italiano come il colle di Sant’Antonio), questo monumento sobrio e imponente fu progettato dallo scultore Giannino Castiglioni e dall’architetto Giovanni Greppi.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

Il Sacrario si apre sulla valle in cui sorge Caporetto, circondata da monti boscosi. E custodisce le spoglie di 7014 soldati italiani caduti sul fronte isontino durante la Prima guerra mondiale. Si tratta dell’unico sacrario militare italiano all’estero, perché le salme degli altri soldati caduti nell’attuale Slovenia durante la guerra furono portate ai sacrari di Redipuglia e Oslavia, entrambi in provincia di Gorizia.

È un viaggio davvero importante quello attraverso le tappe del Sentiero della Pace. Perché studiandolo a scuola e sui libri, anche un conflitto terribile e crudele come la Grande Guerra può risultare astratto: difficile concepirne la portata, impossibile immaginare le sofferenze dei soldati che lo combatterono e dei civili che lo subirono. Ecco perché luoghi come il Sacrario di Caporetto, che con la loro silenziosa e massiccia presenza, fungono da eterna dimora per i caduti e da monito per i vivi, sono preziosi e imprescindibili, e dovrebbero essere visitati da tutti, almeno una volta nella vita.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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