Zgodbe iz Slovenije

Lungo il Sentiero della Pace, la cappella ortodossa e la Strada russa

22.12.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Oggi la strada che conduce al passo Vršič, il valico stradale più alto delle Alpi Giulie orientali con i suoi 1.611 metri sul livello del mare, è nota soprattutto per i suoi 50 tornanti e per la bellezza dei panorami tra i quali si snoda… almeno per i passeggeri, dato che chi guida qui può concedersi ancora meno distrazioni del solito!

Questa strada, nota come la Strada russa, collega Kranjska gora con la magnifica Valle del Trenta. Prima che fosse realizzata, agli inizi del Novecento, valicare il passo era molto più difficile, e nei mesi invernali le nevicate la rendevano una missione semplicemente impossibile. E se oggi percorrerla offre l’opportunità di ammirare dei paesaggi meravigliosi, e di fare delle bellissime escursioni, e persino delle ferrate, in montagna, gli appassionati di storia possono prenderla come una meta di viaggio davvero interessante.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Marko Šinkovec

La Ruska cesta, ossia la Strada russa, infatti, è una tappa del Sentiero della Pace, il percorso che per oltre 400 chilometri si snoda tra i luoghi della memoria della Prima guerra mondiale in Slovenia. Creato dalla Fondazione Sentiero della Pace insieme a partner di valore come il Museo di Caporetto e quello di Tolmin, si tratta di un itinerario perfetto per unire al piacere di camminare nella natura, quello di preservare e alimentare la memoria sulla Grande Guerra.

Ecco perché lungo il Sentiero della Pace si trovano ex postazioni e monumenti commemorativi realizzati da tutte le parti coinvolte nel conflitto: perché l’obiettivo è ricordare la guerra come la tragedia personale di decine di migliaia di uomini venuti sul fronte isontino a combattere. E lungo la Strada russa si trova una magnifica cappella, eretta proprio dai soldati russi per ricordare i loro commilitoni.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

Si tratta di una cappella ortodossa costruita in legno, abbracciata da un folto bosco. All’esterno si trova anche un piccolo monumento piramidale dedicato “Ai figli della Russia”, e il complesso commemorativo nel suo insieme è un luogo commovente, di una bellezza semplice e profonda. E in effetti, conoscendo la sua storia, non si può non provare una stretta al cuore.

Il passo Vršič era di enorme importanza strategica durante la Grande Guerra, perché era fondamentale per gli approvvigionamenti delle truppe austro-ungariche dispiegate lungo il fronte isontino. La realizzazione della strada fu imposta a migliaia di prigionieri di guerra russi, che dopo essere stati catturati sul fronte orientale furono condotti tra le cime delle Alpi Giulie per svolgere un lavoro complesso ed estenuante.

I progionieri russi con i soldati austro-ungarici nella prima linea, davanti alla cappella. Fonte Wikipedia, immagine di pubblico dominio

I lavori cominciarono nel 1915, ma all’inizio del 1916 ci furono nevicate molto abbondanti, e un giorno dal monte Mojstrovka si staccò una valanga che travolse e uccise un centinaio dei prigionieri russi impegnati nei lavori. È soprattutto a loro che, nel 1917, i commilitoni vollero dedicare la bella cappella ortodossa sulla Strada russa che oggi si può visitare lungo la risalita della Ruska cesta. Senza dubbio uno dei luoghi più ricchi di significato custoditi nella magnifica cornice delle Alpi Giulie, e preservati per i posteri grazie al Sentiero della Pace.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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