Zgodbe iz Slovenije

A Kamnik per scoprire il Castello Zeprice

24.09.2021
Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Kamnik è la meta perfetta per chi ama i castelli e la loro atmosfera unica, che incanta e riecheggia antichi fasti e splendori: la città ai piedi delle Alpi di Kamnik e della Savinja, e ad appena mezz’ora di macchina da Lubiana, ne vanta ben tre. E ognuno di essi è ancora, a modo suo, protagonista del centro storico di questa affascinante cittadina, destinazione con un passato ricco e tutto da scoprire, e punto di partenza ideale per bellissime escursioni in campagna e ad alta quota.

Il più antico dei tre, chiamato affettuosamente “il Castelletto” dagli abitanti, è il Mali grad. Arroccato su uno sperone di roccia a pochissima distanza dal cuore di Kamnik, il Glavni trg, è uno degli edifici più antichi della Slovenia. Nell’XI secolo era un grande complesso, costruito per difesa da eventuali attacchi ma anche come dimostrazione del potere delle élite di un centro abitato che divenne sempre più importante, grazie alla sua posizione privilegiata. Kamnik sorge infatti lungo una strada costruita ai tempi dei romani, che collega il mar Mediterraneo con la valle del Danubio.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Oggi rimane solo una piccola parte di quel vasto complesso, ma il Mali grad fa ancora parte della vita culturale della città, ospitando numerosi eventi e richiamando persone in cerca di bei panorami da ammirare e di antiche storie e leggende da ascoltare. Come quella della contessa Veronica, che pare vivesse proprio nel Castelletto secoli e secoli fa, e che sia stata trasformata in un enorme serpente per il suo rifiuto di finanziare una nuova chiesa.

Sulla Collina Križ, oltre il fiume, sorge poi lo Stari grad, il cosiddetto Castel Vecchio. È anch’esso un personaggio piuttosto venerando nel panorama di Kranj, i primi documenti che lo menzionano risalgono ai primi del XII secolo. A un tempo di grande splendore, come spesso accade, seguirono periodi meno fortunati e vicissitudini varie che ne segnarono il destino. Fu pesantemente danneggiato dal terremoto del 1511, e definitivamente abbandonato verso la fine del Milleseicento. Ma anch’esso è raggiungibile attraverso vari sentieri, e vale davvero la pena di recarvisi per guardare, anche da lì, un bellissimo panorama.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Nejc Fon

Infine, più recente ma non per questo meno importante, c’è il Castello Ziprice. È anch’esso una meta imprescindibile quando si visita Kamnik, e uno degli edifici più riconoscibili quando si guarda questa bella cittadina dai tetti rossi dall’alto. Il primo documento a parlarne risale al 1306, e si riferiva alla prima struttura innalzata dalla potente famiglia Dienger von Apecz. Ma oggi rimane poco di quell’edificio originale, perché il castello ebbe diversi proprietari nel corso della sua storia, e anch’esso fu colpito dal devastante sisma del 1511.

Si ritiene che proprio in seguito a quel terremoto il Castello Zaprice abbia subito un profondo cambiamento del suo aspetto per opera di Jurij Lamberg, che al posto del vecchio maniero avrebbe fatto costruire un grande, elegante palazzo. Pare che il risultato di questa radicale trasformazione sia stato un edificio di grande bellezza, come dimostra il disegno che ne fece il celebre studioso sloveno Valvasor nel 1679. E pare che proprio il Castello Zeprice sia stato un importante punto di riferimento per i luterani di Kamnik e dintorni, che vi si incontravano e vi trovavano rifugio.

Fonte: Wikipedia. Immagine di Pubblico Dominio

Parte dell’aspetto odierno gli venne dato nel XVIII secolo, quando il Castello Zeprice fu ingrandito e restaurato in chiave barocca da Anton Medard Wiederkehr, che ne fece una residenza ancora più confortevole. Il resto fu realizzato nel XIX secolo, quando venne costruita l’entrata dell’ala nordorientale, opposta a quella dell’ala sudoccidentale. Quella di Zeprice diventò così una vera e propria magione, strutturata su tre piani e senza cortile interno. Oggi fa sfoggio di molti elementi tardo-gotici anche se nel complesso ha un’aria tipicamente rinascimentale.

Al suo interno ospita il Museo intermunicipale di Kamnik, inaugurato nel 1961. L’esposizione permanente del museo permette di conoscere molto meglio la storia della cittadina e dei suoi dintorni, anche mediante il mobilio e gli oggetti di uso quotidiano dei suoi abitanti, e di quelli del Castello. L’esposizione comprende anche diverse esposizioni etnografiche e reperti che risalgono addirittura alla preistoria, oltre a una parte molto interessante, tutta dedicata alle pratiche di pastorizia sul bellissimo altopiano Velika planina. E, per la felicità degli appassionati di design, una collezione di mobili realizzati dal celebre ebanista austro-ungarico Michael Thonet.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.