Zgodbe iz Slovenije

La bella Kamnik e i suoi splendidi abiti tradizionali

20.10.2021
Fonte: www.slovenia.info, foto di archive Kamnik Tourist Board

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Partiamo da un dato interessante: in Slovenia sono stati individuati quasi 50 dialetti! Eppure il mio non è certo un paese noto per la sua grandezza… anzi, uno dei suoi lati più belli è che invoglia davvero a alla scoperta perché quando si è in visita in un luogo molto bello (magari il lago di Bled oppure la città costiera di Pirano) non si è mai lontani da un altro posto, anch’esso bellissimo. In una sola giornata si può scoprire il lato mediterraneo della Slovenia e quello alpino, l’atmosfera vibrante della capitale e la quiete di un maniero immerso nella campagna.

Ma, come accennavo all’inizio, la Slovenia non vanta “solo” una grande varietà paesaggistica. Questo piccolo paese mitteleuropeo, da sempre crocevia di popoli, culture e religioni diverse, custodisce anche una grandissima ricchezza culturale e un patrimonio etnografico sorprendente, vario e interessante. Non a caso il paese è disseminato di musei etnografici che fanno la gioia di tutti i viaggiatori che amano scoprire la storia delle loro destinazioni, oltre che degli appassionati di antropologia e folklore.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

E una delle declinazioni principali della tradizione e del folklore, come sappiamo bene, è il modo di vestire. Sono quegli abiti tradizionali che rappresentano un intero universo simbolico e comunicano messaggi molto chiari — a chi li sa interpretare — attraverso le occasioni in cui si indossavano ma pure attraverso i loro vari elementi. Come scrisse una volta Virginia Woolf, “… la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi, e cambiano noi agli occhi del mondo”.

Lo sanno benissimo a Kamnik, la splendida città dei tre castelli circondata dalle Alpi di Kamnik e della Savinja, e facilissima da raggiungere da Lubiana, dato che dista solo una ventina di chilometri dalla capitale. Come vi ho raccontato in altre occasioni (e come dimostra il fatto che vanta ben tre castelli) Kamnik fu un centro urbano importantissimo e molto florido nel Medioevo grazie alla sua posizione strategica tra l’Adriatico e la valle del Danubio. E questo si riflette anche nella ricchezza del suo patrimonio culturale e folklorico.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Klemen Brumec

In particolare, Kamnik è nota in Slovenia per la bellezza dei suoi abiti tradizionali, di cui va — giustamente — così fiera che si indossano ancora per festività particolari o cerimonie particolarmente importanti. Ogni anno, tra l’altro, si tiene una sfilata di uomini e donne di tutte le età vestiti alla maniera tradizionale, un evento che richiama migliaia di visitatori da tutta la Slovenia (e spesso anche dall’estero). In effetti gli abiti tradizionali di Kamnik sono di grande bellezza ed è fantastico vedere i suoi abitanti sfoggiarli orgogliosi per le eleganti vie della città.

Ci sono diversi tipi di abiti tradizionali femminili e maschili. Quello femminile per eccellenza è composto da una gonna con bustino tenuta vaporosa da numerosi sottogonna bianchi, grembiule, camicetta bianca con maniche di pizzo, e foulard di seta colorata intorno al collo, tenuto chiuso da una spilla. Fanno parte dell’abito anche una catenina tradizionale e naturalmente un copricapo, diverso a seconda che la donna che lo indossa sia sposata o meno.

Fonte: www.visitkamnik.com/en

Gli uomini invece indossano stivali neri, una camicia di cotone bianco, foulard di seta, gilet, giacca di lana e cappello nero, e gli abitanti più anziani amano completarlo con l’orologio da taschino. C’è poi il cosiddetto “abito di Lubiana”, che risale alla fine del XIX secolo ed esiste unicamente nella versione femminile. Si tratta di un vestito di seta nera e grembiule nero annodato con un grande fiocco dietro la schiena. Il copricapo, invece, è bianco, ricamato, e davvero peculiare: un’estremità incornicia il viso prima di ricadere dietro al collo mentre l’altra viene annodata in alto, formando una sorta di cresta.

Infine c’è il costume di Motnik, che per le donne prevede una lunga gonna a pieghe, grembiule e corpetto, insieme a una camicia a maniche lunghe, tendenzialmente bianca, calze rosse e copricapo bianco ricamato, di tela o cotone. Gli uomini invece vestono camicia bianca, pantaloni di tela o scamosciati sotto al ginocchio e giacca scarlatta scamosciata, insieme a stivali e cappelli a quattro orli. Sono abiti di grande bellezza e non c’è da stupirsi che a Kamnik siano custoditi e indossati con orgoglio nelle occasioni particolari. Scoprirli significa davvero conoscere meglio la storia di questa affascinante parte di Slovenia.

Fonte: www.visitkamnik.com/en

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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