di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Dire che un viaggio a Idrija è come un viaggio in uno scrigno di tesori non è un’esagerazione. Questo delizioso e (apparentemente) sonnacchioso borgo alpino, incastonato tra montagne boscose, è un affascinante mix di natura, storia, cultura e ottima cucina, avvolto in un’atmosfera genuina e accogliente che rende un break qui un’esperienza entusiasmante e memorabile. Un weekend a Idrija è un’ottima idea per un viaggio capace di accontentare i viaggiatori esigenti, che cercano avventura e comfort, patrimonio storico e natura.
Si può cominciare con un giro in bicicletta o a piedi alla scoperta del Geoparco Unesco e dei dintorni del borgo, che sono ricchi di sorprese. Ad esempio il suggestivo Lago Selvaggio (Divje jezero in sloveno), uno specchio d’acqua di origine carsica celato tra i boschi che abbracciano la cittadina; oppure la sorprendente Tipografia partigiana di Idrija, splendidamente conservata e raggiungibile grazie a un sentiero circolare perfetto per la bici che parte dal paese di Vojsko.
Quest’ultimo sorge sull’omonimo altipiano ed è il paesino più in alta quota della regione della Primorska. Si trova a una quindicina di chilometri da Idrija, e ci si arriva seguendo una stradina piuttosto ripida ma panoramica e perfetta per chi ha voglia di fare movimento anche in vacanza. Per una passeggiata più corta ma comunque nella natura si può andare a Idrijska Bela, una spiaggia naturale immersa tra gli alberi alla confluenza tra i fiumi Idrijca e Bela.
Dopo essere stati in giro camminando e pedalando tra i bellissimi paesaggi dei dintorni vale decisamente la pena di scoprire bene Idrija, il suo centro storico e il suo patrimonio storico-culturale. Che in gran parte è legato alla storia dell’enorme miniera di mercurio che per secoli rappresentò l’attività principale della cittadina, tanto da attirare lavoratori da ogni angolo dell’Impero austro-ungarico e d’Europa; basti pensare che, prima di essere dismessa, la miniera di mercurio di Idrija arrivò a essere la seconda più grande del mondo.
Un ottimo modo per iniziare a scoprire questa parte della storia e della cultura di Idrija è visitare il Mestni muzej, il Museo municipale, che tra l’altro è ospitato nel bellissimo Castello Gewerkenegg, un tempo sede dell’amministrazione della miniera. La sua esposizione permanente, interessante e molto ricca, conduce i viaggiatori attraverso l’evoluzione sia del sito minerario che della cittadina e dei suoi abitanti, la cui vita naturalmente fu molto influenzata dallo sviluppo della miniera.
Il pezzo forte del Museo è senza dubbio la Kamšt, il complesso sistema di pompaggio che estraeva l’acqua dai pozzi e dalle gallerie, fondamentale per il funzionamento della miniera e la sicurezza dei minatori. Un tempo ce n’erano vari installati a Idrija e negli immediati dintorni, ma quello esposto al Museo municipale è l’unico rimasto. Risale al 1790, ed è stato ottimamente preservato.
Difficile non restare impressionati di fronte all’enorme ruota che faceva funzionare il sistema: con un diametro di quasi 14 metri, aveva bisogno di 13 secondi per completare una rotazione, e pompava circa 300 litri d’acqua al minuto dalle miniere a più di 280 metri di profondità. Questa ruota idraulica, la più grande in legno rimasta in Europa, era alimentata dallo scorrere dell’acqua del fiume, ed è uno spettacolo imponente, di quelli che non capita di vedere tutti i giorni.
Da non perdere anche il pozzo di Francesco, dove si può visitare la sezione tecnica del Museo, con macchinari e utensili che venivano utilizzati dai minatori, e vedere una delle macchine a vapore più grandi conservate in Europa. Anche in questo caso si tratta di una pompa per estrarre l’acqua da centinaia di metri di profondità: la pompa Kley, acquistata dalla fabbrica ceca E. Skoda Pilsen nel 1893. Ancora, visitando la Galleria di Antonio si prova l’emozione di scendere in una vera e propria galleria della miniera, a 96 metri sotto terra.
Infine, la Casa del minatore di Idrija offre uno spiraglio sulla vita quotidiana e domestica dei minatori e delle loro famiglie. La visita si svolge all’interno di una casa che appartenne davvero a famiglie di minatori all’inizio del XX secolo, con la tipica struttura alta e stretta, pensata per facilitare il riscaldamento degli spazi. Circondata dal verde, in collina, la Casa dei minatori di Idrija è anche un bel punto panoramico, e al suo interno si scoprono le tradizioni e i segreti di un’epoca ormai finita ma che in questa parte di Slovenia ha lasciato un segno tuttora visibile.
E per concludere degnamente una giornata intensa alla scoperta dei tesori di Idrija basta recarsi in una delle sue osterie e trattorie e assaggiare i piatti tipici dell’ottima cucina di questa regione, fra primi che ricordano l’epoca napoleonica, gustosi stufati, zuppe rinfrancanti e dolci deliziosi. Idrija è una meta perfetta per un viaggio di sorprese, scoperte e giornate all’aria aperta, di quelli che rinnovano le energie e regalano ricordi indimenticabili.
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