Zgodbe iz Slovenije

Idrija e la sua Tipografia partigiana, perfette per un tuffo nella storia

30.03.2024
Fonte: www.slovenia.info, foto di Luka Kotnik

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Circondata da montagne e paesaggi verdeggianti com’è, Idrija può sembrare la destinazione perfetta per i viaggiatori amanti della natura, delle escursioni e delle pedalate nel verde. E in effetti lo è, nulla da ridire in proposito. Il Lago Selvaggio, uno specchio d’acqua incredibilmente suggestivo immerso nel bosco, si trova a pochi chilometri dal centro storico. E il Geoparco Unesco di Idrija è attraversato da tantissimi sentieri e itinerari perfetti per gli hiker e i biker incalliti.

Tuttavia Idrija è anche molto altro. Ad esempio, è anche una punta di diamante della vivacissima scena enogastronomica slovena, grazie a una tradizione culinaria ricca di prelibatezze rinomate in tutto il paese mitteleuropeo. A cominciare dagli žlikrofi, dei gustosissimi ravioli ripieni di patate, pancetta (o lardo) ed erbe aromatiche, e chiusi in modo da conferirgli una forma unica e inconfondibile. Accompagnati dal bakalca, leggendario stufato di carne e verdure, sono davvero un piatto squisito e una specialità da non lasciarsi scappare.

Fonte: http://barbara-idrija.si/

Ma Idrija è anche una meta perfetta per gli appassionati di storia bellica. Proprio qui, infatti, si trova uno dei luoghi di memoria della Seconda guerra mondiale meglio preservati di tutta la Slovenia. Si tratta della Tipografia partigiana Slovenija, un piccolo complesso di costruzioni di legno ben celata nel bosco che racconta una storia straordinaria; per raggiungerla si fa una bellissima passeggiata lungo un sentiero tra gli alberi, una vera immersione nel verde.

Costruita nel 1944, la tipografia aveva l’obiettivo di stampare il Quotidiano partigiano, ovvero uno dei pochissimi (forse addirittura l’unico) giornale di un movimento di resistenza che sia stato stampato durante il secondo conflitto mondiale. I costruttori della Tipografia partigiana dimostrarono senz’altro una profonda conoscenza del territorio: le forze nazifasciste non riuscirono mai a trovarla per quanto si sforzassero. E non c’è da stupirsi che volessero raderla al suol: dai suoi tipi uscì la bellezza di 1,3 milioni di copie della Gazzetta partigiana.

Fonte: https://www.geopark-idrija.si/en

All’interno delle case di legno si possono ancora vedere i mobili e persino le macchine originali. Queste ultime funzionano ancora, tanto che i visitatori possono stampare un opuscolo-ricordo della loro visita alla tipografia, con l’aiuto del custode. Il complesso originale della tipografia era costituito da sei baracche di legno distribuite lungo un torrente, in una gola difficile da raggiungere.

Fra le altre cose c’erano una centrale elettrica (alimentata dal torrente), i servizi igienici, lo spazio dove si componevano le matrici, una piccola camera da letto nel sottotetto, la sala macchine, la legatoria e la cucina con sala da pranzo. Una curiosità, la macchina da stampa elettrica ad alta velocità fu acquistata dai collaboratori della Tipografia partigiana a Milano, e dovette essere trasportata per tutto il territorio nemico fino a Gorizia e poi a Vojsko, da dove la portarono pezzo per pezzo fino al punto dove si trova tuttora.

Fonte: https://www.muzej-idrija-cerkno.si/it

Il mattino seguente al primo giorno di entrata in funzione della Tipografia, il 17 settembre 1944, erano già state stampate 4.000 copie della Gazzetta partigiana. Nei mesi in cui rimase in attività (fino al 1° maggio 1945) tra le 40 e 50 persone vi lavorarono, esponendosi a rischi enormi. 228 numeri di dieci giornali diversi vennero stampati qui, insieme anche a volantini, manifesti, opuscoli e copertine a colori. Talvolta, le macchine e le conoscenze tecniche di questi tipografi della resistenza vennero usate anche per falsificare dei documenti tedeschi.

Camminando nel bosco per raggiungerla, ancora oggi, si ha la sensazione di andare in cerca di un luogo segreto, un luogo ben nascosto che va mantenuto tale. La Tipografia partigiana di Idrija non è solo una testimonianza importante di ciò che accadde in questa parte di Slovenia durante la Seconda guerra mondiale. È anche un omaggio alla memoria delle persone che la costruirono e la fecero funzionare; un luogo che ci ricorda di quanto coraggio possono essere capaci gli esseri umani. Ecco perché, soprattutto nella bella stagione, andare a Idrija per visitare questo luogo speciale è davvero un’ottima idea.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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