Zgodbe iz Slovenije

Nel cuore delle Alpi Giulie, la Valle dei sette laghi

13.09.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Tomo Jeseničnik

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Fra i segreti più preziosi e meglio custoditi delle Alpi Giulie c’è la Valle dei sette laghi. Un luogo unico e prezioso per la sua bellezza e il suo valore naturalistico; e ben custodito perché raggiungerlo, anche se possibile, non è “una passeggiata”. Ma benché richieda tempo e resistenza, quella verso la Valle dei sette laghi è un’escursione che permette di immergersi nella bellezza del Parco nazionale del Triglav, indubbiamente una delle mete migliori in Slovenia per gli amanti dell’hiking e dell’alpinismo.

La Valle dei sette laghi, è proprio il caso di dirlo, è di una bellezza magica. Tanto che non stupisce che sia lo scenario di una delle leggende più note e popolari della Slovenia, quella del camoscio dalle corna d’oro, il famosissimo Zlatorog. È una valle carsica, e in parte sta proprio qui il suo grande fascino: paesaggi aridi e pietrosi nei quali risplendono laghi cristallini, si alternano a valli più verdi, dove pini e abeti si specchiano sulla superficie dell’acqua.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Aleš Zdešar

La valle è lunga circa 8 chilometri. E, come tutte le cose belle, non è così facile arrivarci. Situata sotto la cima del Triglav, il monte più alto della Slovenia, richiede escursioni piuttosto lunghe. Un buon punto di partenza nelle vicinanze del bel lago di Bohinj è il pittoresco paesino di Stara Fužina, di cui vi ho raccontato in questo post. Da qui comincia un’escursione che attraversa i monti Vogar, Viševnik e Ovčarija, e raggiunge il Rifugio ai Laghi del Triglav (Koča pri Triglavskih jezerih), a 1685 metri d’altezza, con una camminata di circa cinque ore.

Una via alternativa passa per la bella cascata di Savica che, da parte sua, è uno dei luoghi più belli da visitare nei dintorni del lago di Bohinj. Le sue acque, peraltro, scendono proprio dalla Valle dei Laghi! Dopo un sentiero tortuoso e ripido, che richiede senz’altro un bel po’ di allenamento, attraverso il massiccio di Komarča, ci vuole un paio d’ore per raggiungere il Lago Nero (Črno jezero), il più basso dei sette laghi del Triglav, e circa tre per arrivare al Rifugio ai Laghi del Triglav.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Iztok Medja

Essendo una valle carsica, la Valle dei Laghi in realtà può contare più di sette laghi, a seconda del periodo dell’anno e dell’abbondanza delle piogge, dato che alcuni stagni e laghetti poco profondi si formano quando le acque sotterranee salgono di livello filtrando attraverso le rocce. Ma i sette laghi che danno il nome a questa valle sono permanenti. Le acque di alcuni scendono fino alla Valle dell’Isonzo e, da lì, sino al mare Adriatico; quelle degli altri, invece, fluiscono attraverso la cascata di Savica, il fiume Sava Bohinjka, e da lì fino al Mar Nero.

Quello più alto è il Lago sotto il Vršac, a 1993 metri di altezza sul livello del mare. Le sue acque sono congelate per la maggior parte dell’anno, ed è uno spettacolo che ammalia chi lo guarda. Raggiungerlo non è facile, ma ne vale senza dubbio la pena. Del resto tutti i laghi della valle, dal Lago Verde, che deve il suo nome a un tipo particolare di alga che ne colora le acque, al Lago Doppio, vicino al Rifugio ai Laghi del Triglav, chiamato così perché nei periodi di piogge abbondanti si trasforma in due specchi d’acqua vicini, sono splendidi.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Darinka Mladenovic

Naturalmente però, il loro valore va oltre la bellezza. Questi laghi sono centrali per una serie di delicatissimi ecosistemi e oasi di biodiversità, e ospitano una ricchissima varietà di flora e fauna. Nei cieli della Valle dei sette laghi volano aquile reali e grifoni; altre specie volatili sono il gallo cedrone, il fagiano di monte e il gallo cedrone nocciola. Tra gli animali che popolano questi luoghi ci sono anche camosci, stambecchi, marmotte, lepri di montagna, volpi e tassi.

E la flora non è da meno grazie alla presenza di specie endemiche come la cosiddetta barba del falco del Triglav (Crepis Terglouensis), il papavero delle Giulie (Papaver julicum), una particolare specie di aconito (l’Aconitum angustifolium), e la campanula di Zois (Campanula zoysii). La linajola alpina è un’altra specie che con i suoi fiori viola colora la Valle, insieme alla petrocallide dei Pirenei (Petrocallis pyrenaica) e al delicato camedrio alpino (Dryas octopetala).

Fonte: www.slovenia.info, foto di Tomo Jeseničnik

La Valle dei Laghi del Triglav è un tesoro prezioso e delicato, da salvaguardare con attenzione. L’escursione per raggiungerla non è breve né semplice, richiede anzi una buona dose di allenamento e l’equipaggiamento adatto a trascorrere una giornata in montagna. Naturalmente è assolutamente vietato fare il bagno nei laghi e disturbare l’ecosistema in qualunque modo. E per chi ama i fiori, il periodo migliore per visitarla è, senza dubbio, la primavera!

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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