Zgodbe iz Slovenije

To Hell and Back al Parco della storia militare di Pivka

22.05.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Valter Leban

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Il Parco della storia militare, immerso tra le boscose colline di Pivka, è uno di quei luoghi dove si può toccare con mano la storia. Parliamo della storia recente, quella che ha segnato il continente europeo durante il XX secolo, i cui luoghi e avvenimenti costellano ancora i paesaggi e la memoria. In questo museo, il più esteso della Slovenia, si possono infatti vedere da vicino degli autentici reperti di storia bellica, ma anche tecnologica.

Attraverso le esposizioni di mezzi militari allestite nei vari spazi del museo, che sorge nelle ex caserme costruite nel 1930 dal regno d’Italia a guardia dell’allora “confine di Rapallo”, si percorre la storia bellica, tecnologica e militare della Slovenia dalla Seconda guerra mondiale sino alla guerra d’indipendenza del 1991, che portò appunto all’uscita del paese dall’allora Repubblica socialista federale di Jugoslavia.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Simon Avsec

All’interno del Parco della storia militare ci sono varie esposizioni permanenti incentrate su periodi ed eventi diversi. Nell’edificio Komanda, un tempo sede del Centro di comando e oggi punto di accesso al museo e inizio del percorso espositivo, si trova ad esempio la mostra “To hell and back”: all’inferno e ritorno. Un’esposizione incentrata sulle operazioni condotte dalle truppe americane nell’attuale Slovenia.

Il punto di partenza nella creazione di questa esposizione, inaugurata nel 2017, è stato un numero: 142, gli aerei americani che si sono schiantati nell’attuale Slovenia durante la Seconda guerra mondiale. E poi è continuata attraverso la collaborazione con l’ambasciata americana in Slovenia per ricostruire la storia dei velivoli dell’aviazione americana finiti in territorio sloveno.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Valter Leban

In effetti fra i molti mezzi di combattimento esposti al Parco della storia militare ci sono anche dei velivoli americani, a partire dai cacciabombardieri F-84 Thunderjet e F-86 Sabre. Introdotti in aviazione rispettivamente nel 1947 e nel 1949, erano entrambi lunghi 11 metri e riuscivano a raggiungere la velocità massima di 1,001 e 1,046 chilometri orari. Certo, una velocità da tartaruga se si pensa che solo 12 anni dopo cominciava l’introduzione di aerei capaci di raggiungere velocità supersoniche…

Da non perdere, passando a mezzi diversi, il famoso sottomarino “tascabile”, il mini sottomarino P-913 Zeta, un tempo in dotazione alla marina jugoslava. La particolarità di questo sottomarino (del quale si può visitare anche l’interno prenotando per tempo) è proprio la sua dimensione ridotta: lungo appena 19 metri, fu ideato negli anni ’70 dall’Istituto Brodarski di Zagabria per operare anche nelle acque basse delle coste adriatiche.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Simon Avsec

Al P-913 Zeta, infatti, bastavano acque profonde 10 metri per poter agire, e infatti era ideale per le missioni di ricognizione e per trasportare le forze speciali nelle acque nemiche. Dagli aerei ai sottomarini, passando naturalmente per i carri armati, fra cui l’M3A3 Stuart tank americano, e il T-34/85 sovietico. Non mancano pezzi particolari come la motocicletta Harley-Davidson WLA, i cannoni antiaereo tedeschi Flak 30, Flak 38 e Flak 88, e naturalmente la particolarissima locomotiva a vapore 33–110, dotazione dell’esercito tedesco durante la Seconda guerra mondiale, e splendidamente conservata.

Visitare il Parco della storia militare significa davvero toccare con mano la storia, e poter guardare da vicino delle testimonianze della letalità e della distruttività di qualunque guerra. Perché i mezzi militari custoditi al museo per conservare la memoria storica di quei terribili conflitti hanno fortunatamente smesso da tempo di rappresentare una minaccia. Ma sono un simbolo potente contro ogni tipo di guerra, perché camminando accanto a un carro armato è impossibile non sentirsi piccoli e incredibilmente vulnerabili.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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